venerdì 11 gennaio 2013

Introduzione



Ben trovati, cari lettori. Lasciate che mi presenti, il mio nome è Gherad de Geuzen e sarò la vostra guida tra le pagine di questo libro. Nell'arco della mia vita ho avuto modo di vivere molto da vicino gli straordinari eventi avvenuti nella Valle di Elsir, alcuni vivendoli in prima persona, altri rivivendoli attraverso i racconti di alcuni dei protagonisti.

Prima di cominciare con il racconto, permettetemi di parlare un poco delle mie origini, non per presunzione, ma perché questo vi aiuterà a capire come la mia vita fin da subito, sia stata intrecciata strettamente con l'ormai nota compagnia di avventurieri conosciuta come i Cavalieri del Nexus.

Sono nato a Talar, un fiorente villaggio nella Valle di Elsir nel 1455 (Anno del Pentimento del Re). Terzo di figlio di una famiglia di mercanti, ho vissuto un'infanzia felice circondato dall'amore della mia famiglia. Mio padre Oglaf era un mercante, che viaggiava in lungo e largo per tutta la valle. Non dimenticherò mai le serate passate davanti al caminetto, mentre ci raccontava le storie che sentiva durante i suoi viaggi. Fu forse in quegli anni che sboccio in me la curiosità e la voglia di conoscere tutto quello che accadeva nella Valle. Grande fu la mia gioia quando all'età di 13 anni, ci trasferimmo a Brindol, la città più grande della Valle, un pezzo stesso di storia visti gli eventi accaduti qui negli anni passati*.

A Brindol ebbi l'occasione di frequentare l'Accademia che, senza nulla togliere al vecchio tutore che mi istruiva a Talar, mi diede l'opportunità di saziare la mia fame di conoscenza. Negli anni mi appassionai alla storia, cercando di trovare nel passato esempi e consigli per migliorare il presente e il futuro, la fiamma dell'idealismo bruciava incessantemente in me. Fu spinto da quel fuoco che negli anni mi dedicai alla politica, sebbene molto giovane rispetto ai governanti del periodo, e fu così che entrai in contatto con uno dei membri del concilio cittadino meno conservatori, il mezzelfo Eoffram Troyas. Da li in poi la mia vita prese una piega del tutto inaspettata...
Lord Eoffram Troyas




martedì 8 gennaio 2013

domenica 19 settembre 2010

Salvataggio a Rivenroar

Mentre il disco di Pelor si accingeva a tramontare durante il terzo giorno di Marphenot un evento inatteso si scagliò su Brindol. A pochi giorni dal quarantesimo anniversario della battaglia con la Mano Rossa, un esercito di goblinoidi e ogre fa irruzione in vari punti della cinta muraria e in un rapido assalto riuscì ad assestare un gran colpo alla fiorente citttadina, incendiando vari edifici e rapendo alcuni degli abitanti. Bersaglio privileggiato fu il Museo della Guerra, dal quale vennero trafugate anche alcune reliquie risalenti alla famosissima battaglia. Durante l'attacco un gruppo di avventurieri si distinse per l'audacia e il coraggio mostrati fronteggiando e abbattendo uno dei grandi ogre che scagliava barili incendiari contro gli edifici. Questo gruppo di eroi venne assoldato in seguito dal coonsigliere Troyas per recuperare i prigionieri e le reliquie, il tutto se possibile prima della grande festa.

Seguendo le tracce lasciate dall'esercito giunsero infine a delle antiche rovine nelle montagne a nordest della città. Qui si unì a loro un nuovo compagno, l'umano Xi'Kir, giovane mago alla ricerca di portali nascosti, anche lui originario di Brindol. Questo manipolo di avventurieri riuscì a spezzare facilmente le difese dell'esercito accampato nelle catacombe di un antico castello e a farsi largo fino al suo generale, il possente hobgoblin Sinruth. Ma le rovine celavano un segreto ancora più oscuro, erano infatti abitate da malevoli non-morti, probabilmente gli ultimi membri della famiglia Rivenroar, nota per annoverare tra le sue fila potenti negromanti. In un'eroica battaglia il gruppo di avventurieri sconfisse i non-morti, recuperando così tutte le reliquie e salvando tutti i cittadini rapiti, ad esclusione del capitano della milizia cittadina, Kartenix.

Trionfanti quindi i nostri eroi tornarono a Brindol accolti da eroi, lasciando la città libera dai pensieri e dalle preoccupazioni e pronta a godersi i festeggiamenti imminenti.

domenica 13 settembre 2009

Protagonisti - Dave Blacrook

Orfano di entrambi i genitori, Dave è stato allevato dai sacerdoti della Regina Corvo a Dennovar. Non ha mai saputo come sono morti i suoi, ne tantomeno lo ha mai chiesto. Fin da subito i sacerdoti scorsero in lui qualcosa che andava ben oltre le sue strane ed incredibili capacità, qualcosa che probabilmente risiedeva nel passato del giovane Dave e che egli stesso ignorava. Al tempio Dave non socializzò con nessuno degli altri ragazzi orfani, seguiva le lezioni in silenzio e svolgeva le sue mansioni in solitudine a differenza degli altri coetanei. Una mattina la Somma guida del tempio di Dennovar prese Dave, ormai quindicenne, e lo portò in una remota cripta al di sotto del tempio, dove solo poche tra le Guide di rango più alto avevano accesso. Quel giorno iniziò per Dave l’addestramento per divenire uno degli Artigli del Corvo, lo strumento del volere della Regina Corvo nei regni mortali. Negli anni successivi Dave venne addestrato nel combattimento e nella meditazione, dato che solo la più totale concentrazione permettono all’Artiglio del Corvo di interpretare i segni della Dea ed agire in suo nome. Durante questi anni il carattere di Dave divenne ancora più cupo e introverso,l’unica scintilla che lo rendeva diverso da un automa era quel sadico piacere che provava nel far soffrire le persone, magari durante gli allenamenti, colpendoli in maniera dolorosa, ma senza arrecare gravi danni. Giunto ai 24 anni Dave concluse il suo percorso e divenne a tutti gli effetti un Artiglio del Corvo, durante la cerimonia di investitura ricevette il simbolo che rappresentava il suo nuovo status, ai non adepti sembrava un normale simbolo sacro in argento brunito, ma tutti coloro che venerano la Regina Corvo sanno che quel particolare simbolo, con gli occhi di onice, viene concesso solo ai prescelti dalla Dea. In virtù del suo nuovo status Dave era libero di andare ovunque volesse o sentisse ci fosse bisogno di lui e dopo un anno in giro per la parte orientale della Valle di Elsir, decise di recarsi a Brindol, cuore pulsante della valle.

giovedì 10 settembre 2009

Protagonisti - Barako

Robusto nano accompagnato dal suo fedele compagno Armu, un feroce armadillo. Barako non ricorda niente del suo passato, tutto quello che sa è che un mercante di nome Georg lo ha trovato mezzo morto nei boschi presso Elsircross. In una delle sue numerose ferite era conficcata la punta di quella che sembra essere una spada, forgiata con uno strano metallo nero. Dopo essersi rimesso, su consiglio di Georg, Barako si dirige a Brindol, nella speranza di incontrare qualcuno che si ricordi lui. Durante il viaggio il loro carro viene aggredito da alcuni banditi e prima che le guardie del corpo riescano solo ad accorgersene, Barako ed Armu, muovendosi di istinto, disarmano e mettono in fuga i banditi. Stupito da una tale reazione improvvisa una delle guardie di Georg, un umano con molta esperienza di combattimenti di nome Jonatan, promette a Barako di accompagnarlo in una specie di ritrovo per mercenari ed avventurieri dove, vista la sua abilità con le armi, sicuramente troverà qualcuno che lo conosce.

Protagonisti - Thuja

Giovane elfa proveniente da Phelaia, isolata città elfica nella parte nordoccidentale della Foresta Stregata. Come la maggior parte dei giovani elfi, Thuja ha ricevuto un addestramento sia nell’uso delle armi che dalla magia, soltanto che mentre gli altri alla fine decidevano per approfondire l’arte per cui erano più portati, Thuja riuscì a combinare insieme i due talenti, data la sua innata bravura sia nella scherma che nella magia arcana. Purtroppo a causa dell’isolazionismo della città, Thuja non potè imparare molto, dato che nessuno a Phelaia era in grado di insegnarle a migliorare la sua abilità di mescolare le forze arcane con l’acciaio della sua scimitarra. Per questo motivo Thuja decise di lasciare la sua città natale per recarsi a Brindol, la più grande città della Valle di Elsir, dove era presene una famosa accademia di magia. L’ambiente che Thuja trovò a Brindol la lascio esterrefatta ed affascinata. Un crogiolo di razze diverse che vivevano in armonia tra loro, un’aria di collaborazione e unità che a Phelaia non si respirava minimamente, nonostante fosse abitata solo da elfi . A Brindol Thuja decise di frequentare l’Accademia di magia, ma non era certo come se l’era immaginata: giornate intere passate sui libri a ripetere formule, sebbene fosse utile ed interessante, non soddisfaceva la vitale elfa a cui mancavano molto gli allenamenti di scherma. Dopo un anno di tormenti, però l’Accademia si rivelò utile, infatti qui Thuja conobbe una donna, Alandri. Alandri si occupava dei rifornimenti delle componenti ed un sera rimase incantata nel vedere Thuja che si allenava con la sua spada nel cortile dell’Accademia. Alandri e Thuja divennero ottime amiche, sebbene l’umana fosse molto più vecchia di Thuja (non per un semplice fatto di età, dato che gli elfi vivono molto più a lungo). Thuja scoprì che Alandri gestiva un negozio di oggetti rari, insieme con il marito Immerstal, proprio qui a Brindol e quando l’elfa confidò la sua insofferenza per i metodi di studio dell’Accademia Alandri gli propose di venire a cercare tra i libri del marito, un mago di un certo talento a detta di Alandri, qualcosa che gli fosse utile. Grazie all’aiuto di Alandri, Thuja riuscì a migliorare di molto la sua capacità di combattimento e dopo un paio di anni lasciò definitivamente l’accademia e, sempre su consiglio dell’amica, si decise ad offrirsi come guardia di scorta per i molti mercanti che passavano da Brindol.

Protagonisti - Kaleb

Nano proveniente dal villaggio di Woodfist, nella Foresta Stregata. Questo era uno dei pochi villaggi di nani dei boschi, che era riuscito a stabilire una duratura alleanza con una vicina tribù di elfi selvaggi. Grazie a questa insolita convivenza, Kaleb conobbe quello che sarebbe poi diventato il suo migliore amico, l’elfo Elan, figlio del capotribù elfico Siltas e iniziato ai misteri druidici. Purtroppo a causa di una stupida incomprensione e della testardaggine delle due razze, si passò dalla collaborazione alla battaglia. Torog, padre di Kaleb e membro influente del consiglio dei clan, dichiarò guerra alla vicina tribù elfica, nonostante i tentativi di Kaleb di fargli cambiare idea. Lo stesso cercò di fare Elan, arrivando a sfidare il padre in duello. Quando Kaleb lo seppe si precipitò in territorio nemico, ma arrivo solo per vedere il capotribù elfico conficcare la spada nel petto del figlio. Qui venne scoperto e preso in ostaggio dalle forze di Siltas, ma dopo tre giorni di prigionia, venne liberato e fatto fuggire dal nonno di Elan il vecchio Theralis. I due fuggirono nella foresta per due giorni, dopodiché lo stanco Theralis, di fronte al forte dolore del nano per l’amico scomparso, disse a Kaleb che avrebbe potuto vincolare lo spirito di suo nipote a lui. E così fece, durante una notte senza luna, esegui un rituale che lo vincolò allo spirito di Elan. Durante il rituale Kaleb fece uno strano e spaventoso sogno. Al suo risveglio Theralis era scomparso, lui era solo nella foresta, non capiva cosa era successo, ma dentro di se sapeva che doveva recarsi nella grande città della valle, doveva raggiungere Brindol.

sabato 18 luglio 2009

Notizie dalla Valle 1

▪La festa per il quarantesimo anniversario della giornata dell’assedio!!! Visti i grandi preparativi ci si aspetta una festa memorabile. Il consigliere Eoframm Troyas, supervisore dell’evento ha promesso, quattro giorni di fiera e spettacoli. La piazza ospiterà banchi e carri da ogni parte della valle, potrete assistere a esibizioni di danza e fuochi d’artificio, ad uno spettacolo di magia e alla parata dei Leoni di Brindol.

▪ Se siete in cerca di valide guardie del corpo venite alla caserma Elsadascia, troverete ottime guardie per i vostri beni a prezzo ragionevoli. 

▪Per festeggiare il quarantennale della gloriosa battagli combattuta alle porte di Brindol, la sera del decimo giorno di Marphenot la compagnia itinerante de “La Luna Calante” presenterà una rivisitazione della “Battaglia alle porte”, presso il teatro Velorian.

mercoledì 15 aprile 2009

Luoghi della Valle

Brindol
Uno degli insediamenti più grandi nella Valle, prosperosa comunità agricola e punto di sosta per le carovane che percorrono la Via dell’Aurora. Filari di alberi da frutta incorniciano grandi campi di grano e vasti pascoli, che si estendono per chilometri al di fuori dalla città. Famosa in tutta la valle è la tenuta di Lord Kerden Jarmaath che, insieme alla mura della città, è l’unica fortificazione ad est di Dennovar. È la città in cui un manipolo di eroi alla guida degli eserciti della Valle, si oppose alla Mano Rossa battendola e ponendo fine alla sua oscura minaccia.

Dennovar
Una città mercantile sulle rive del Lago Ern, Dennovar è la città più popolata della Valle di Elsir ed è il primo segno di civilizzazione ad est delle Pianure Dorate. È un oligarchia retta da un consiglio di facoltosi mercanti, una città molto viva e eterogenea, un ottimo luogo per fare affari.

Drellin
Piccola cittadina al margine ovest della valle, sulle rive del Fiume Elsir. Una volta attraversata da un grande ponte, uno dei resti dell’antico impero nanico, distrutto da una piena centinaia di anni fa. Da allora la cittadina è diventata famosa per il traghetto che collega le sue due zone nonché il resto della valle con ciò che si trova all’esterno.

Fortezze degli Hammerfist
Ai piedi dei Monti delle Viverne una dozzina di clan nanici hanno fondato piccoli insediamenti autosufficienti, che mantengono buoni rapporti commerciali con il resto della valle ed anche con i consanguinei ad Overlook.

Roccia Rossa
Insediamento di minatori nato con la scoperta delle grandi vene di rame nei Monti Grandescudo. Oltre che per le miniera è un punto di incontro per i cacciatori all’opera lungo il versante sud della catena.

Talar
Un piccolo villaggio ad ovest di Brindol, famoso solo ed esclusivamente per la Torre di Grendall, uno degli eroi della guerra contro la Mano Rossa. Grendall era un eccelente mago, e negli anni raccolse una vasta quantità di libri che spaziavano su moltissimi argomenti. Dopo la sua morte la torre, divenne una biblioteca aperta a chiunque avesse la pazienza di effettuare ricerche tra i suoi polverosi scaffali.

Overlook
Non proprio nella Valle, ma strettamente connessa alla sua storia e vita, la città di Overlook si trova al di là della Foresta Profonda. Fondata e tuttora governata dai nani, questa antica ed enorme città giace ai piedi dei Monti Casa di Roccia. Assieme all’avamposto di Bordrin, si erge come baluardo contro le orde di orchi che tentano di oltrepassare i monti per razziare la Valle di Elsir.

Le Paludi Nere
La costa ovest del Lago Rhestin degrada in una fitta zona di acquitrini e paludi. Ai tempi dell’antico impero Rhestilor, le Paludi Nere occupavano una piccola zona di territorio, grazie all’industriosità degli abitanti di Rhest che mantenevano in perfette condizioni sia il sistema fognario, che tutta una serie di canali e chiuse. Con la caduta dell’impero e l’abbandono della città tutto cadde in disuso e la Paludi reclamarono indietro le terre bonificate.

La Desolazione Spinosa
A sud delle Montagne Fumanti c’è una vasta zona di terre conosciute come la Desolazione Spinosa. Un labirinto di crepacci, aride colline e dirupi che sfociano in un vero e proprio deserto nel profondo sud. Diverse tipi di cactus ed altri vegetali più pericolosi punteggiano l’intera distesa, mentre leoni ed altre creature pericolose vanno in cerca del poco cibo disponibile. Ogni tanto ci si imbatte nei resti di quello che gli storici chiamano l’Antico Impero Serpente sulla cui origine e sorte si sa poco o nulla.

domenica 12 aprile 2009

La Guerra contro la Mano Rossa

Nei secoli seguenti la caduta di Rhestilor, le aride e spoglie Montagne Fumanti divennero la casa di una dozzina di tribù di goblinoidi. Questo forzò i viaggiatori a compiere lunghi giri per evitare le colline infestate, ma a parte questo e qualche sortita sanguinosa le tribù non portarono altri fastidi alle città della valle.

Finché ottant’anni fa un giovane guerriero hobgoblin, con una discendenza draconica, scopri le antiche rovine del Santuario di Tiamat, sepolte sotto le Montagne Fumanti. Azarr Kul abbandonò la fede in Maglubiyet e dedicò se stesso alla Regina dei Draghi Cromatici nell’intento di far abbracciare la sua fede a tutte le tribù. Diventando sempre più potente, Azarr strinse un patto con un drago blu, assieme al quale riuscì a sconfiggere ed assoggettare tutti gli altri capi tribù convertendoli in fanatici seguaci di Tiamat. Dominatore incontrastato dei territori dei goblinoidi Azarr puntò la sua attenzione verso le città della Valle di Elsir. Adottato lo stemma della mano rossa, un antico simbolo di Tiamat, l’autoproclamatosi Signore dei Draghi assieme ai suoi fanatici seguaci iniziò l’avanzata verso la valle, marciando da prima attraverso la Foresta Stregata per piombare di sorpresa sui primi insediamenti umani.

Nella foresta, per la precisione al Forte Vrath, il suo esercito si imbatté in una banda di valorosi combattenti, che vedendosi in netta inferiorità ripiegarono per dare l’allarme e cercare di rallentare l’avanzata del grande esercito. Riuscirono nel loro intento distruggendo il Ponte del Teschio, ma questo rallentò solo di qualche giorno la marcia dell’esercito che arrivò nella valle seminando morte e distruzione, radendo al suolo fattorie e piccoli villaggi. Il manipolo di eroi nel frattempo riuscì a stringere alleanze tra gli umani della valle e i nani e gli elfi che abitavano le montagne e le foreste vicine, in modo da formare una valida opposizione all’esercito di Azarr Kul. Riuscirono anche ad eliminare alcuni dei luogotenenti dell’esercito nemico e a far ritirare alcuni potenti alleati del Signore dei Draghi.

L’esercito nemico, però, arrivò alle porte di Brindol, la prima cittadina fortificata sul suo camino, dove si erano riunite le forze alleate di umani, nani ed elfi e dove probabilmente si sarebbero decise le sorti dell’intera Valle di Elsir. La battagli durò tre giorni, e quando tutto sembrava dover volgere al peggio, gli eroi ribaltarono le sorti del conflitto uccidendo il generale nemico e il suo dragone rosso. L’esercito invasore senza una guida venne facilmente messo in fuga dalle restanti truppe dell’alleanza e gli stessi eroi inseguirono il Signore dei Draghi fin dentro il suo covo, il Santuario di Tiamat, e lo uccisero.

I goblinoidi, privati della forte ed assoluta autorità del loro capo, ricominciarono a darsi battaglia l’un l’altro e vennero ricacciati sulle Montagne Fumanti; gli eroi vissero per un breve periodo a Brindol, prima di ricominciare il loro viaggio per il mondo; gradualmente la popolazione della valle ritorno ai propri villaggi e li ricostruì, gli elfi tornarono nei loro boschi e i nani che non fecero ritorno sulle montagne si stabilirono nelle colline a sud della valle.

Sono passati quarant’anni dalla grande battaglia di Brindol, oggi la guerra contro la Mano Rossa non è altro che una storia per spaventare i bambini, un museo in città e un giorno di festa da passare all’aria aperta con i propri cari.

Tutto è in pace. Almeno fin’ora…