domenica 13 settembre 2009
Protagonisti - Dave Blacrook
Orfano di entrambi i genitori, Dave è stato allevato dai sacerdoti della Regina Corvo a Dennovar. Non ha mai saputo come sono morti i suoi, ne tantomeno lo ha mai chiesto. Fin da subito i sacerdoti scorsero in lui qualcosa che andava ben oltre le sue strane ed incredibili capacità, qualcosa che probabilmente risiedeva nel passato del giovane Dave e che egli stesso ignorava. Al tempio Dave non socializzò con nessuno degli altri ragazzi orfani, seguiva le lezioni in silenzio e svolgeva le sue mansioni in solitudine a differenza degli altri coetanei. Una mattina la Somma guida del tempio di Dennovar prese Dave, ormai quindicenne, e lo portò in una remota cripta al di sotto del tempio, dove solo poche tra le Guide di rango più alto avevano accesso. Quel giorno iniziò per Dave l’addestramento per divenire uno degli Artigli del Corvo, lo strumento del volere della Regina Corvo nei regni mortali. Negli anni successivi Dave venne addestrato nel combattimento e nella meditazione, dato che solo la più totale concentrazione permettono all’Artiglio del Corvo di interpretare i segni della Dea ed agire in suo nome. Durante questi anni il carattere di Dave divenne ancora più cupo e introverso,l’unica scintilla che lo rendeva diverso da un automa era quel sadico piacere che provava nel far soffrire le persone, magari durante gli allenamenti, colpendoli in maniera dolorosa, ma senza arrecare gravi danni. Giunto ai 24 anni Dave concluse il suo percorso e divenne a tutti gli effetti un Artiglio del Corvo, durante la cerimonia di investitura ricevette il simbolo che rappresentava il suo nuovo status, ai non adepti sembrava un normale simbolo sacro in argento brunito, ma tutti coloro che venerano la Regina Corvo sanno che quel particolare simbolo, con gli occhi di onice, viene concesso solo ai prescelti dalla Dea. In virtù del suo nuovo status Dave era libero di andare ovunque volesse o sentisse ci fosse bisogno di lui e dopo un anno in giro per la parte orientale della Valle di Elsir, decise di recarsi a Brindol, cuore pulsante della valle.
giovedì 10 settembre 2009
Protagonisti - Barako
Robusto nano accompagnato dal suo fedele compagno Armu, un feroce armadillo. Barako non ricorda niente del suo passato, tutto quello che sa è che un mercante di nome Georg lo ha trovato mezzo morto nei boschi presso Elsircross. In una delle sue numerose ferite era conficcata la punta di quella che sembra essere una spada, forgiata con uno strano metallo nero. Dopo essersi rimesso, su consiglio di Georg, Barako si dirige a Brindol, nella speranza di incontrare qualcuno che si ricordi lui. Durante il viaggio il loro carro viene aggredito da alcuni banditi e prima che le guardie del corpo riescano solo ad accorgersene, Barako ed Armu, muovendosi di istinto, disarmano e mettono in fuga i banditi. Stupito da una tale reazione improvvisa una delle guardie di Georg, un umano con molta esperienza di combattimenti di nome Jonatan, promette a Barako di accompagnarlo in una specie di ritrovo per mercenari ed avventurieri dove, vista la sua abilità con le armi, sicuramente troverà qualcuno che lo conosce.
Protagonisti - Thuja
Giovane elfa proveniente da Phelaia, isolata città elfica nella parte nordoccidentale della Foresta Stregata. Come la maggior parte dei giovani elfi, Thuja ha ricevuto un addestramento sia nell’uso delle armi che dalla magia, soltanto che mentre gli altri alla fine decidevano per approfondire l’arte per cui erano più portati, Thuja riuscì a combinare insieme i due talenti, data la sua innata bravura sia nella scherma che nella magia arcana. Purtroppo a causa dell’isolazionismo della città, Thuja non potè imparare molto, dato che nessuno a Phelaia era in grado di insegnarle a migliorare la sua abilità di mescolare le forze arcane con l’acciaio della sua scimitarra. Per questo motivo Thuja decise di lasciare la sua città natale per recarsi a Brindol, la più grande città della Valle di Elsir, dove era presene una famosa accademia di magia. L’ambiente che Thuja trovò a Brindol la lascio esterrefatta ed affascinata. Un crogiolo di razze diverse che vivevano in armonia tra loro, un’aria di collaborazione e unità che a Phelaia non si respirava minimamente, nonostante fosse abitata solo da elfi . A Brindol Thuja decise di frequentare l’Accademia di magia, ma non era certo come se l’era immaginata: giornate intere passate sui libri a ripetere formule, sebbene fosse utile ed interessante, non soddisfaceva la vitale elfa a cui mancavano molto gli allenamenti di scherma. Dopo un anno di tormenti, però l’Accademia si rivelò utile, infatti qui Thuja conobbe una donna, Alandri. Alandri si occupava dei rifornimenti delle componenti ed un sera rimase incantata nel vedere Thuja che si allenava con la sua spada nel cortile dell’Accademia. Alandri e Thuja divennero ottime amiche, sebbene l’umana fosse molto più vecchia di Thuja (non per un semplice fatto di età, dato che gli elfi vivono molto più a lungo). Thuja scoprì che Alandri gestiva un negozio di oggetti rari, insieme con il marito Immerstal, proprio qui a Brindol e quando l’elfa confidò la sua insofferenza per i metodi di studio dell’Accademia Alandri gli propose di venire a cercare tra i libri del marito, un mago di un certo talento a detta di Alandri, qualcosa che gli fosse utile. Grazie all’aiuto di Alandri, Thuja riuscì a migliorare di molto la sua capacità di combattimento e dopo un paio di anni lasciò definitivamente l’accademia e, sempre su consiglio dell’amica, si decise ad offrirsi come guardia di scorta per i molti mercanti che passavano da Brindol.
Protagonisti - Kaleb
Nano proveniente dal villaggio di Woodfist, nella Foresta Stregata. Questo era uno dei pochi villaggi di nani dei boschi, che era riuscito a stabilire una duratura alleanza con una vicina tribù di elfi selvaggi. Grazie a questa insolita convivenza, Kaleb conobbe quello che sarebbe poi diventato il suo migliore amico, l’elfo Elan, figlio del capotribù elfico Siltas e iniziato ai misteri druidici. Purtroppo a causa di una stupida incomprensione e della testardaggine delle due razze, si passò dalla collaborazione alla battaglia. Torog, padre di Kaleb e membro influente del consiglio dei clan, dichiarò guerra alla vicina tribù elfica, nonostante i tentativi di Kaleb di fargli cambiare idea. Lo stesso cercò di fare Elan, arrivando a sfidare il padre in duello. Quando Kaleb lo seppe si precipitò in territorio nemico, ma arrivo solo per vedere il capotribù elfico conficcare la spada nel petto del figlio. Qui venne scoperto e preso in ostaggio dalle forze di Siltas, ma dopo tre giorni di prigionia, venne liberato e fatto fuggire dal nonno di Elan il vecchio Theralis. I due fuggirono nella foresta per due giorni, dopodiché lo stanco Theralis, di fronte al forte dolore del nano per l’amico scomparso, disse a Kaleb che avrebbe potuto vincolare lo spirito di suo nipote a lui. E così fece, durante una notte senza luna, esegui un rituale che lo vincolò allo spirito di Elan. Durante il rituale Kaleb fece uno strano e spaventoso sogno. Al suo risveglio Theralis era scomparso, lui era solo nella foresta, non capiva cosa era successo, ma dentro di se sapeva che doveva recarsi nella grande città della valle, doveva raggiungere Brindol.
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